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ALTA FORMAZIONE PER AVVOCATI
Il 13 gennaio 2023 si è svolto il convegno studi Lo Spazio e il ruolo della mediazione nella Riforma del Processo civile.
L’evento è stato ospitato presso la Camera dei Deputati nella prestigiosa sala Giacomo Matteotti.
I lavori del convegno, affidati a relatori di grande spessore nel panorama nazionale in dialogo con i professionisti dell’ADRMedLab, si sono articolati in tre sessioni e hanno riguardato le maggiori novità introdotte dalla Riforma del Processo civile nella parte relativa alla revisione della disciplina degli “strumenti di risoluzione alternativa delle controversie” e “misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie”, con particolare riferimento alla mediazione civile e commerciale e alla mediazione familiare.
 
Il primo evento del 2023 organizzato dal Laboratorio ADRMedLab istituito da Ismed per l’Università Mediterranea è stato introdotto dall'amministratore Ismed Francesca Chirico che ha ricordato i motivi che hanno portato all'organizzazione dell'importante giornata di studio e approfondimento: "Siamo qui oggi - ha ricordato la nostra responsabile - perché i componenti che del Laboratorio ogni giorno si impegnano ad immaginare percorsi culturali che preparino i professionisti della giustizia, gli studenti, gli operatori del settore ad un nuovo approccio con le liti.
Siamo qui grazie alla politica che nella persona dell’On. Ettore Rosato e del suo partito ha sposato alcune istanze avanzate dal nostro organismo nell’attività di Rappresentanza Di Interessi facendole proprie attraverso l’attività parlamentare.
Siamo qui, in questa aula dedicata a Giacomo Matteotti, in questo luogo – la Camera dei Deputati – che custodisce uno dei tre originali della nostra Costituzione, la Carta con la quale i Padri costituenti immaginarono un Paese pacificato dalle discordie del secondo conflitto mondiale.
Siamo qui, perché crediamo che la domanda di giustizia debba avere una celere risposta anche mediante il ricorso a quella giustizia consensuale che fa percepire al cittadino lo Stato come vicino, realizzando così percorsi di giustizia di prossimità.
Il nostro osservatorio attraverso collaborazioni con associazioni di categoria, convenzioni e una rete istituzionale, porta avanti il valore sociale della mediazione. Attraverso diversi progetti e attraverso la prassi quotidiana delle mediazioni svolte in organismo, ha potuto constatare che, soprattutto in fasce a rischio di marginalità sociale, la mediazione può contribuire non solo a defatigare l’ormai endemico carico giudiziale, non solo a far ripartire il Sistema Paese, ma soprattutto può contribuire a garantire la pace sociale.
Grazie alle Istituzioni che oggi sono con noi e che hanno promosso non solo questo evento formativo, ma incoraggiano ed accompagnano il nostro lavoro".
Subito dopo le Istituzioni presenti hanno portato il loro indirizzo di saluto il professore Giuseppe Zimbalatti, Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea, il Prof. Daniele Cananzi Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze Umane dell’Università Mediterranea, il presidente del Consiglio Nazionale Forense avv. Maria Masi, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria avv. Rosario Maria Infantino e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma avv. Paolo Nesta, hanno anche voluto sottolineare l'importanza del tavolo moderato dall'avv. Costanza Acciai e dall'Avv. Alessandra Callea.
L’organizzazione del convegno è frutto del quotidiano lavoro di ricerca che i mediatori e docenti Ismed insieme ai docenti dell’Università Mediterranea portano avanti all’interno del Laboratorio di Ricerca “ADRMedLab” che ormai da diversi anni, attraverso lo studio e l’analisi critica delle novità giurisprudenziali e normative conduce una mission di diffusione della cultura della mediazione e della composizione negoziata dei conflitti, promuovendo il dibattito, l'analisi e lo studio dei rapporti tra mediazione e diritto. Il Laboratorio “ADRMedLab” costituisce uno spazio di dialogo ed un osservatorio sulla prassi e sulle novità legislative e giurisprudenziali che si presenta come spazio privilegiato per tutti gli operatori e gli studiosi del settore che vogliono confrontarsi, riflettere, analizzare ed aggiornarsi attraverso un continuo dialogo con dottrina e giurisprudenza.
La cultura della mediazione e la diffusione delle modalità negoziali di composizione delle controversie passano attraverso la formazione che porta ad una visione lungimirante della crescita dell'istituto della mediazione nel nostro Paese; una crescita che, in questi mesi, risulta incentivata dalle opportunità offerte dalla Riforma che entrerà in vigore il 28 febbraio 2023.
Ed anche in considerazione della imminente entrata in vigore delle disposizioni del d.lgs. 10 ottobre 2022, n.149, in tema di riforma del processo civile e degli strumenti ADR, il Convegno assume rilievo nazionale sia per la tempistica che per il contenuto scientifico e formativo.
 
La Prima sessione "Procedura, rapporti con il processo, modalità telematica e tutte le novità normative" è stata affidata alla Prof.ssa Paola Lucarelli membro della Commissione Luiso che ha coadiuvato l'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia ed ha offerto una panoramica sulle modifiche introdotte e sulle modifiche proposte dalla Commissione e non recepite nel testo finale della Riforma; al Dott. Massimo Moriconi che anche in questa occasione ha evidenziato con la passione per l'istituto potenzialità e criticità della mediaizone demandata e, infine, la Prof.ssa Angela Busacca alla quale abbiamo chiesto di affrontare il delicato rema della mediazion etelematica e delle lacune normative legate alla sottoscrizione degli accordi a distanza. L'evento è maturato grazie al quotidiano lavoro di approfondimento che i professionisti del Laboratorio portano avanti, difatti, i moduli si sono conclusi con gli interventi programmati dei mediatori Ismed Giovanna Crocè, Valentina Maria Siclari e Marco Santangelo.

In particolare il Dott. Moriconi ha enucleato alcune delle notià: "La Riforma Cartabia, ha innovato profondamente, fra l’altro, la normativa in tema di mediazione.
Il testo definitivo del decreto legislativo 10.10.2022 n.149 attribuisce, anche spazialmente, alla mediazione un rilievo fondamentale negli obiettivi di riduzione del contenzioso, con una visione culturale che finora era decisamente mancata da parte degli Organi di governo e legislativi.
Purtroppo il percorso virtuoso si è interrotto a seguito della fine del Governo Draghi, mentre ancora sono assenti i decreti attuativi necessari a dare piena attuazione alle norme riformate.
Tuttavia, anche così non vi è alcun dubbio che la mediazione, e mi riferisco in particolare a quella obbligatoria, non potrà che avere grande impulso a seguito delle nuove norme emanate (fra le quali ricordo in particolare quelle sulla consulenza tecnica in mediazione, sull’obbligo di partecipazione assistito da sanzioni finalmente rilevanti in caso di ingiustificata partecipazione all’incontro di mediazione, sulla Pubblica Amministrazione in mediazione con attenuazione di responsabilità per le conciliazioni, sulla espressa necessità della partecipazione personale, sui benefici fiscali e sul gratuito patrocinio, sul miglioramento della formazione dei formatori e dei mediatori e via dicendo).
Quanto alla mediazione demandata, non vi è dubbio che l’aver previsto l’obbligo di formazione alla mediazione dei magistrati e la valutazione per la carriera dell’attività conciliativa degli stessi costituisce, per soggetti finora valutati esclusivamente in base alle sentenze depositate, un cambio di passo epocale.
Anche la possibilità che vengano attivati dal capo dell’Ufficio Giudiziario rapporti virtuosi di collaborazione con Enti quali Università e altre Strutture formative nell’ambito della mediazione non può che essere salutato come un primo passo di apertura al Nuovo ed al Meglio.
Resta da vedere se alla luce delle stringenti tempistiche previste e imposte dalla Riforma, in attuazione del PNRR, per l’attività del magistrato quanto alla produttività e allo smaltimento dell’arretrato, vi sarà spazio e tempo per iniziare a dedicarsi o per quei giudici (pochi) che già praticavano la mediazione demandata, per continuare a farlo, ovvero se, come chi scrive teme, si dovrà puntare principalmente sullo sviluppo della mediazione ante causam
".


Seconda Sessione
Organismi di mediazione ed enti di formazione - Formazione del magistrato e profili deontologici
Relatori
Avv. Saveria Cusumano
Membro della Commissione Formazione Consiglio Nazionale Forense

Avv. Maria Agnino
Coordinatore Organismo di mediazione forense di Roma


Intervento programmato: Avv. Pietro Elia, Avv. Vincenzo De Stefano


Terza Sessione
Il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie nella Riforma del Processo civile
Avv. Maria Masi
Presidente Consiglio Nazionale Forense

Dott.ssa Mirella Schillaci TBC
Magistrato per il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria


Intervento programmato: Avv. Annamaria Dellinoci
     
     
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